Al calar del sole… 1/8
Appunti disordinati da un quaderno di viaggio tra Malawi e Tanzania

di Renato Civitico

 

Un viaggiatore raccoglie molta polvere lungo la strada, se ne rende conto la sera, al calar del sole, quando si ripongono i vestiti indossati durante il giorno. Rileggendo ora queste pagine mi piace pensare a tutta la polvere che ho respirato camminando lungo la via o da un finestrino d’auto. E’ stato un mese di lunghi ed intesi spostamenti e se la polvere che ho accumulato era rossa o bianca ha poca importanza, sempre polvere resterà impressa nella mia mente. Dopo vari giorni di viaggio, si riesce a dare un odore alla terra che si sta respirando, perché polvere è vita! Rientrando a casa è bello ripensare alle orme che si sono lasciate indietro, orme sulla terra che si sono cancellate al primo alito di vento, ma orme destinate a durare nella mente.

Il lago Malawi
"…c’è un mare davanti a me, una grossa massa d’acqua in movimento, le onde s’infrangono sulla sabbia e si scorgono barche di pescatori in lontananza. Sono scialuppe alla deriva, zattere fluttuanti o piccole canoe sospinte dalla forza delle braccia. A fine giornata questi uomini recupereranno il pranzo per sé e poco altro che sarà venduto al mercato. Perché in questo momento penso di essere davanti al mare, anche se il mare non c’è? L’acqua, le imbarcazioni e la sabbia sotto i piedi possono farmi immaginare così …… ma so che non è vero! Sì, ora potrei essere davanti al mare, perché ho un’immensità davanti e sento il rumore delle onde che s’infrangono sulla riva, ma se mi fermo a pensare mi accorgo che manca qualcosa. Manca nell’aria una sostanza, manca il sale. Qui non è presente nell’aria circostante e questa grossa massa d’acqua, grande come il mare, ne è sprovvista, ed allora mare non può essere chiamato se non c’è il sale. Il lago Malawi è grande ed immenso, e quando arrivi sulla sua riva, sembra di ritrovarsi improvvisamente davanti al mare. Da qui da dove ora mi trovo, non ne vedo la fine. Vedo un cielo azzurro fondersi in una distesa blu, c’è solo una sottile linea che delinea i due elementi, il vento e la realtà. Osservare questa linea, che divide i due spazi dal colore simile, mi libera la mente ed anche il mio animo si svuota d’improvviso, una piacevole sensazione di soddisfazione invade e si propaga nelle vene, lentamente si espande anche nel mio corpo. L’aria che respiro è dolce e piacevole, non c’è la fermezza del sale a farmi risvegliare da questo sogno, e non so quanto sia ora distante con la mente, perché se chiudo gli occhi posso vedere l’altra sponda, se chiudo gli occhi posso immaginare una sirena nel lago e se chiudo gli occhi posso raccontare tutti i miei sogni…."

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