Le
isole della memoria con laria narcotica
(Mozambico - estate 2005)
di Renato
Civitico
Emisfero
australe, Africa, Mozambico, costa settentrionale, terra,
poi acqua e ancora sabbia allorizzonte. Cè
il mare a dividere la terra dalla sabbia in lontananza.
Ecco lisola! Un luogo antico e magico, ammantato di
fascino e di storia, distaccato solo fisicamente dal continente,
ma unito ad esso come se il mare non esistesse. Lelemento
adesivo di questa terra è luomo e la natura.
Sono diversi anni che viaggio in Africa e sempre più
spesso mi accorgo che visitare questo continente è
anche una questione mentale, un modo diverso di accettare
quello che la strada mi porge davanti agli occhi. Visitare
vuol dire ricevere passivamente immagini, suoni e colori
e da principio non elaborare nulla, semmai accogliere. Accettare
le situazioni che si sviluppano e solo successivamente tramutare
linsieme visivo in sensazioni che lentamente prenderanno
una forma nella mente. Ho camminato così per le strade
di questa nazione, spesso con la sensazione di fluttuare
in una dimensione singolare, sforzandomi solo di trascrivere
brevi appunti sulle pagine di un taccuino. Anche oggi, a
distanza di tempo, mentre cerco di riportare sulla carta
le sensazioni di viaggio, la mente vaga ad alcuni momenti
piacevoli della giornata. Due sono le terre di mare che
questanno hanno lasciato un piacevole ricordo. Geograficamente
distanti tra loro, ma simili per quanto riguarda la storia,
e per le sensazioni che procurano percorrendo le loro strade.
Ilha de Moçambique e Ibo, e forse si può scrivere
indifferentemente di unisola o dellaltra perché
chi passeggia lì, nonostante tutto, spesso attraversa
la strada trattenendo il fiato, perché la lunga via
che si percorre aspetta solo di essere rigata dal suono
di un passo, per poi ridiventare silenzio. "
il sole è nel punto più alto e laria
calda che si respira diffonde quiete alle vie della strada,
quasi si trattasse in un potente sedativo naturale. A questora
le strade sono quasi deserte e si può camminare senza
incontrare nessuno. La melodiosa parlata portoghese, che
si ascolta agli angoli della via e lassenza di qualsiasi
altro rumore aiuta ad aumentare questa sensazione di torpore.
Ogni
passo è pace, perché da queste parti la vita
si misura ancora con le onde del mare e con la luna. La
gente si muove tra i silenzi delle maree, regolando i propri
ritmi di vita con la pesca, la raccolta dei molluschi e
poco altro
" (continua) Ilha de Moçambique,
nome che tradotto in italiano diventa lIsola del Mozambico,
si trova sul litorale di Nacala, nel Mozambico Orientale
del nord. Per molti secoli lisola è stata un
crocevia di cultura e di sviluppo per lintera regione.
Segue...
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